Nasce a Mantova il 26 luglio 1967. Ad oggi è uno dei più conosciuti fisioterapisti operanti nel territorio mantovano, veronese e modenese.
Nel 1993 consegue il diploma di Terapista della Riabilitazione presso la scuola di fisioterapia di Verona ed inizia a prestare servizio presso l’Unità Geriatrica Riabilitativa di Mantova.
Dal 1996 esercita la libera professione tra le province di Mantova, Verona e Modena.
Dall’anno 1993 al 1996 opera in qualità di docente di kinesiologia presso la scuola per fisioterapisti di Volta Mantovana e nel 1996-97 presso quella di Verona.
Negli anni a seguire Faulisi interviene come relatore a diverse conferenze: nel 1998 è a Pavia alla conferenza del McKenzie Institute Italia per parlare di "Diagnosi e terapia meccanica dei disturbi vertebrali"; nel 1999 a Milano, dove interviene sull’argomento "Patologia degenerativa del rachide cervicale e lombare. Neurochirurgia e riabilitazione verso una integrazione terapeutica"; nel 2002 si reca nuovamente a Milano in occasione della conferenza sull’ "Approccio valutazione e trattamento del paziente lombalgico, metodi a confronto"; nel 2007 partecipa a Verona al seminario avanzato "Il concetto Bobath", infine nel 2010 presenta, presso l’Università di fisioterapia di Verona, la relazione "Evoluzione della terapia manuale per la patologia vertebrale: il rimodellamento discale per una risposta efficace al prolasso discale".
Mosso dalla costante esigenza di aggiornamento in materia di tecniche fisioterapiche prende parte a numerosi corsi: Corso McKenzie (Verona 1993-95); Corso Cyriax (Cesenatico 1994-95); Corso di perfezionamento McKenzie (Pavia 1995-96); Corso Diagnosi e terapia meccanica per gli arti (Roma 1997 a cura di M.Laslett ); Corso Diagnosi e terapia meccanica per gli arti (Roma 1998 a cura di P. V. Wijmen ); Corso Mc Connell (Trento 1999, il ginocchio); Corso di terapia manuale (Wellington, New Zealand, 2002); Musculoskeletal diagnosis and treatment-extremity review course (Skive, Denmark 2004); Musculoskeletal diagnosis and treatment-the cervical spine (Skive, Denmark 2004); Musculoskeletal diagnosis and treatment-the lumbar spine and pelvis (Viborg, Denmark 2004); Corso Terapia manuale secondo il concetto OMT Kaltenborn-Evjenth, corso base-livello 1-arto inferiore (Verona, 2008).
La dedizione allo studio ed al lavoro, unita alle diverse esperienze e conoscenze acquisite nel corso degli anni, lo portano all’elaborazione di un diverso approccio fisioterapico per la patologia vertebrale: il rimodellamento discale.
Collaboratore per l’Italia della fisioterapista P. V. Wijmen nel corso "Diagnosi meccanica e terapia arto superiore, arto inferiore, colonna vertebrale lombare e cervicale", attualmente Faulisi esercita la libera professione nelle città di Mantova e Verona in studi privati e Modena, dove collabora con la clinica privata "Villa dei Tigli".
La passione per la fisioterapia ha trovato ulteriore sfogo nella stesura di due articoli pubblicati sulla rivista "Riabilitazione Oggi": "Il disco intervertebrale lombare, una sorgente di dolore primaria" (n. 8 anno 1996), "Indicazione al trattamento chirurgico, ruolo della diagnosi meccanica e terapia" (n. 9 anno 2001).
Dopo anni di studio e di esperienza Faulisi coagula le sue conoscenze in un elaborato scritto intitolato "Il prolasso discale", nella speranza possa, in qualche modo, essere utile non solo ai colleghi, ma anche ai pazienti affetti da una delle patologie mondiali più diffuse: il mal di schiena.
Nel corso dell’anno 2011, in collaborazione con la rivista di settore "Riabilitazione Oggi", pubblica on line il corso di formazione a distanza (FAD) "Evoluzione della terapia manuale", approfondito ulteriormente, qualche mese più tardi, nel corso residenziale "Diagnosi differenziale in terapia manuale".
Quando mi chiedono di parlare di medicina manuale mi piace citare un breve stralcio dell’introduzione di un libro scritto da una persona a me molto cara, Fernanda Innocenti, che nel corso dei miei studi mi ha indirizzato a questo settore specialistico della fisioterapia.
“La medicina manuale è certamente la più antica di tutte le medicine.
Essa emana dalla natura stessa dell’uomo, è basata sull’esperienza e viene continuamente perfezionata dall’arte.
È stata a lungo considerata come un groviglio di misteriose gestualità popolari, ma solo di recente ha assunto la dignità di medicina ed è entrata, in occidente, nel dominio della fisioterapia.
Essa è basata sullo studio dell’anatomo-fisiologia, semeiologia e meccanica articolare, trovando la sua applicazione pratica nella patologia della colonna vertebrale e delle articolazioni periferiche.”
Da una prima fase empirica basata sulla imposizione delle mani come atto istintivo, segue una seconda fase definita interpretativa, che in occidente inizia tra il XIX e il XX secolo, con la nascita delle prime scuole di osteopatia e di chiropratica.
Successivamente dal lavoro di fisioterapisti e medici del calibro di Ciryax, Maitland, Mulligan, Mc Kenzie si svilupparono le principali scuole di medicina manuale, spesso vivacemente contrapposte tra loro.
Si arriva così, in tempi più recenti al tentativo di interpretare in modo scientifico i fenomeni che sono alla base della medicina manuale e vengono codificate le regole per l’applicazione corretta delle metodiche proposte dalle varie scuole.
La medicina manuale ha assunto quindi negli ultimi anni, caratteristiche di scientificità attraverso gli studi delle biomeccanica e della biostatistica, concedendosi il confronto con le altre branche della medicina moderna.
Ho avuto la fortuna di essere collaboratore ed assistente di uno dei più importanti terapisti manuali degli ultimi decenni, la fisioterapista Paula Van Wijmen che mi ha accompagnato all’interno del mondo scientifico legato alla terapia manuale...
Medicina manuale
Bruno Brigo e Fernanda Innocenti
ed. Libreria Cortina Verona - 1982